Infra la vastezza delle cose che sono tra noi, l’esistenza del nulla tiene il principato.
Il suo ofizio s’estende in tutto ciò che non esiste, e la sua essenza risiede precisamente tra il passato e il futuro, e nulla possiede del presente. Questo nulla ha la sua parte equale al tutto, e il tutto alla parte, e il divisibile all'indivisibile, e tal somma produce nella sua partizione come nella multiplicazione, e nel suo sommare quanto nel sottrarre, come si dimostra apresso degli arismetrici della sua decima caratteristica che rappresenta esso nullo, e la podestà sua non s’estende infra le cose di Natura.
Leonardo da Vinci